Per l'amatissima Madre

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    Laura Soffoleo, di benestante famiglia cavarzerana, aveva sposato il notaio Marc'Antonio Mainardi Mercante, la cui fortuna economica ebbe un notevolissimo incremento durante il periodo napoleonico, quando i nobili, sottoposti a pesantissime imposizioni fiscali, si videro costretti a vendere parte dei loro beni. Dai 38 campi censiti come proprietà di Marc'Antonio nel 1797, alla caduta della Repubblica di Venezia, si giunse così per successivi acquisti ai quasi 5.000 campi (con case, costruzioni agricole, palazzi e oratori...) posseduti dal notaio nel 1831, poco tempo prima della sua morte. L'acquisto più significativo era stato, nel 1801, la vasta tenuta dei conti Labia, dove la famiglia si stabilì nel palazzo domenicale di fronte al Tartaro, fra la monumentale barchessa con scuderia e la chiesetta in cui si ammirava il gruppo dell'Assunta scolpito da Angelo Marinali.
    Laura e Marc'Antonio avevano quattro figli: Francesco, Giovanni Antonio, Giorgio e Lauro. Giovani perspicaci, avviati agli studi di legge com'era tradizione di famiglia, seppero distinguersi nella loro professione e per gli incarichi nella vita civile e politica. La madre, che sollecita ed amorosa li aveva cresciuti, vide poi nascere nel suo palazzo a Ca' Labia i primi nipoti, come Giovan Battista, futuro monsignore, figlio di Lauro e della contessa Elisabetta di Colloredo, e la sorellina Lucrezia, che andrà sposa a un marchese Plattis.
    Dell'affetto che univa i membri di questa nobile famiglia di Cavarzere dà singolare prova, fra tanti altri che conservo, il documento riportato più sotto, relativo alle ultime volontà confidate da Laura Soffoleo ai quattro figli raccolti attorno al suo letto.

    Angelo Marinali: Gruppo dell'Assunta. (foto De Montis)


    Cavarzere, Primo Settembre 1831.

    Alla gravissima perdita sofferta dalli signori Francesco, Giovanni Antonio, Giorgio e Giovanni Lauro Mainardi, figli del signor Marc'Antonio, della veneratissima ed amatissima loro Madre non saprebbero in qual miglior modo trovare un qualche conforto che prestandosi solleciti con la dovuta filiale reverenza a dare piena ed intiera esecuzione alla volontà ed alli desiderj della stessa, agli ossequiosi figli affettuosamente spiegati.
    In conseguenza di che detti signori fratelli eredi della Madre loro redigono il presente atto obbligatorio per essi ed eredi loro, e dichiarano quanto segue.

    Primo – Rilasciano all'amatissimo e veneratissimo loro Padre vita di lui naturale durante, che Dio lungamente conservi, l'usufrutto di tutti e singoli beni tanto mobili che immobili, dotali e stradotali, o per acquisto pervenuti alla amatissima loro Madre, e così pure affitti, livelli, crediti, soldo ed altro, niente eccettuato, dispensandolo da ogni obbligo d'inventario dei mobili, semoventi, biade, soldo e crediti cadenti nella materna eredità, sotto l'obbligo di dover supplire a tutte le pubbliche gravezze, ed altri pesi che fossero a carico dell'eredità medesima, e di dare esecuzione alle disposizioni seguenti raccomandate ed ordinate dalla materna volontà, cioè:

    A – Alle figlie e nipoti rispettive Lucrezia, Marietta, Alagia, Sofia, Laura ed Eleonora Mainardi per cadauna zecchini cinquanta preparati dalla defunta nelli sei borsetti di seta rossa all'oggetto espresso che siano alle medesime dati al momento del rispettivo loro collocamento in matrimonio, col consiglio di frattanto investirli se si credesse meglio, del qual consiglio faranno li rispettivi padri di dette figlie e nipoti quell'uso che crederanno.

    B – Alla cugina signora Lucietta Ronconi la borsa di talari cento preparata egualmente a tale oggetto.

    C – Ai funebri ed altri uffizj di pietà le tre borse di talari cento cadauna, pure dalla defunta a tale oggetto preparate.

    D – Al domestico di casa Giacomo ducati dieci da lire 6:4 venete,
    alle due serventi di casa ducati cinque simili per cadauna,
    all'altro domestico Francesco Ferrari ducati simili cinque,
    a Catterina Tordin ducati simili dieci,
    ad Antonio Farisello ducati simili cinque,
    a Giacomo Motta ducati cinque,
    al boaro del Dosso ducati cinque,
    a Teodoro Roncon ducati cinque,
    a Giuseppe Garzetto ducati cinque,
    a Carpio Tortato ducati cinque,
    a Molena ducati cinque,
    a Priore ducati cinque.

    E – Alla cugina Lucietta Ronconi gli effetti seguenti:
    camicie fine     6
    camicie lino     6
    cottoli rigadino     2
    cottoli fini     2
    cottoli tela     2
    calze fine paia     4
    calze di azze paia     4
    calze di lino paia    4
    comessi     2
    fazzoletti colore     6
    fazzoletti sudore     6
    fazzoletti mezzi ricamo     2
    fazzoletti schietti     2
    fazzoletti intieri (?)    1
    abiti a suo piacere     6
    altre bagattelle di fornimenti a suo piacere.

    Secondo – Ritengono parimenti per assegnato detti fratelli per essi e loro eredi alla detta loro cugina Lucietta Ronconi a titolo di usufrutto sua via durante soltanto la casa di muro e corte, escluso il granaio, posta in questa contrada della Maddalena al presente abitata dal signor Giuseppe Milani, ed inoltre venete lire due al giorno parimenti sua vita durante, e non oltre, che le saranno da noi sottoscritti corrisposte anticipatamente di mese in mese finché vivrà, sotto condizione però che non abbia la medesima a conseguire né l'usufrutto della casa né le lire due vitalizie sopra assegnate in ordine alla spiegata materna volontà, se non dopo la morte del signor Marc'Antonio Mainardi loro Padre, e di lei zio, che Dio lungamente corservi, col quale amò e desiderò la defunta, ed amano e desiderano li sottoscritti, ch'essa continui ad abitare, ed assisterlo come ha fatto e fa anche in presente, avendo la defunta così ordinato e disposto a favore della medesima in condegna remunerazione della lunga ed amorosa assistenza prestata sì ad essa che al di lei consorte, e che sarà per prestargli, essendo pregata per carità di ricordarsi della di lei anima.

    Terzo – Espressamente dichiarano li sottoscritti che la presente obbligazione in ogni e singola sua parte è interamente relativa, dipendente ed esecutiva della materna volontà alli figli precisamente, chiaramente e manifestamente spiegata dalla veneratissima ed amatissima loro Madre, per cui intendono ed espressamente vogliono e dichiarano che la presente abbia in ogni e singola sua parte, ed in ogni e qualunque tempo, la medesima forza e vigore di scritto Testamento, investendo espressamente tutti e singoli li nominati in questa di tutti li diritti che sarebbero ad essi competenti se si trattasse di testamento formale lasciato dalla Madre, ed assumendosi per essi e loro eredi circa le cose tutte e disposizioni nella presente espresse gli obblighi tutti che sono inerenti agli eredi testamentari.                  

    Beni personali di Laura Soffoleo Mainardi:

    Una casa di muro in contrà Santa Maria Maddalena affittata a Giuseppe Milani...
    Altra casetta attigua alla precedente, coperta di canna, con copertello di coppi, affittata al Milani...
    Una cesura fra Adige e Gorzone...
    Altra cesura alla Gallianta affittata a Francesco Cattozzo detto Chibio...
    La terza parte di Casa Sandri a Cavarzere...
    71 campi alla sinistra del Gorzone  dopo il Canal Santa Maria, con tre case...
    7 campi a destra dell'Adige alla Bellina, con casa, forno e feniletto...
    6 campi detti il Sagrà in contrà della Maddalena con casa e adiacenze...
    36 campi detti il Dosso con fienile e tre case di muro e barchessa in Cavarzere...
    Altri 7 campi denominati la Bellina sul Tartaro, con casa, feniletto e forno...

     


    Il documento, redatto in sei copie sigillate con filo bianco e ceralacca riportante l'arma di famiglia, venne sottoscritto dai quattro fratelli per conferma, da Marcantonio Mainardi e Lucietta Ronconi per accettazione, e da due testimoni.

    Carlo Baldi, 4 maggio 2016




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