Scheda: Cavarzere 1797. Quando arrivarono la Libertà e l'Eguaglianza

    Ricerche di storia sociale e religiosa
    Nuova serie. N. 40. Luglio-Dicembre 1991
    recensione di C. Monaco

    Anche nei centri minori del territorio la ventata napoleonica fece sentire i propri effetti, e a questa regola non sfuggì Cavarzere, “democratizzandosi” spontaneamente il 16 maggio 1797 perché dimenticata, in quelle concitate giornate, tanto dalla Serenissima Signoria di Venezia quanto dai francesi.
    Lodevole intento di Carlo Baldi è quello di seguire il “popolasso” di Cavarzere nei suoi problemi per il vivere quotidiano: dal costo dei generi di prima necessità all'approvvigionamento delle truppe occupanti, dal pagamento delle tasse alle lotte dei “cannaroli” contro le “enclosures”. Quest'ultimo problema, anzi, diventa il filo rosso della narrazione, dove l'autore abbandona volutamente (ma forse con qualche eccesso) ogni riferimento alla nuova geografia economica per abbozzare, nel quadro del tramonto degli usi civici, una storia “a parte subiecti”.
    Il ritratto, così, è completato da notizie sull'età precedente – particolarmente il capitolo “Violenza nelle valli (1740-1748)”, Vol. I, pag. 45-60 – cui idealmente fanno da sfondo le rapide “schede” sulla condizione femminile, l'educazione scolastica, il funzionamento del Maggior Consiglio della piccola Comunità, presenti nel secondo volume (pag. 91-161).
    Il tono narrativo dei volumi è sottolineato dalle frequenti inserzioni di brani attinti a fonti archivistiche e a stampa.

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